Sul tema dei documenti medico-sanitari che servono per consentire al proprio figlio di fare sport, la confusione è totale. Davvero serve l’elettrocardiogramma per iscrivere il bambino ad un corso di nuoto o ad attività in palestra? E se sceglie judo? E per il calcio, cambia qualcosa?
Agonismo o non agonismo: dove sta la differenza?
Nell’età anagrafica: per ogni sport c’è un’età che segna l’inizia dell’ agonismo. Un esempio? Per il calcio è 12 anni compiuti, per il basket (= pallacanestro) 11.
Ma c’è anche una seconda distinzione: i giochi della gioventù, per esempio, alle fasi regionali sono considerati NON agonistici, dopo invece sono agonistici.
Come cambia la certificazione?
- Nel caso dell’agonismo, serve un certificato rilasciato da un medico dello sport che lavori in ambito pubblico o privato.
Il certificato agonistico viene emesso per uno specifico sport, non per tutti: il medico attesta che il ragazzo è idoneo ad una determinata pratica sportiva. Se pratica anche altre discipline, va fatto un certificato per ognuna di esse: questo non significa che nell’ambito della stessa visita si debbano affrontare costi aggiuntivi.
Nel caso dei minorenni, se ci si rivolge ad un centro pubblico l’iter è gratuito.
- Nel caso del non-agonismo:
Dal 2013 il decreto Balduzzi ha introdotto per il pediatra od il medico di medicina generale l’obbligatorietà dell’elettrocardiogramma a riposo (basale), che non necessariamente va eseguito contestualmente alla visita. Secondo questo decreto, “basta un ECG fatto nel corso della vita”. Se un bambino lo ha fatto per altri motivi prima di quel momento, non è necessario rifarlo. Se ci si rivolge ad un centro pubblico basta presentare l’elettrocardiogramma a patto che sia REFERTATO (non tutti i medici sono in grado di interpretare un elettrocardiogramma o si assumono la responsabilità di farlo).
Se invece ci si rivolge ad un medico dello sport che lavori privatamente, questi rifarà ogni anno un nuovo elettrocardiogramma a riposo così come previsto dalla legge per il rilascio di un certificato medico-sportivo non agonistico.
Chi rilascia il Libretto Sanitario dello Sportivo?
Introdotto nel 2004, il Libretto Sanitario dello Sportivo (in Emilia Romagna si chiama anche “libretto verde”), può essere rilasciato da tre figure: dal pediatra di libera scelta, dal medico di medicina generale (dai 14 anni in su) o da un medico specialista in medicina dello sport.
Per attività più soft e non prettamente sportive valgono le stesse regole?
Dopo le proteste,è stato abolito l’obbligo di certificato per quelle attività cosiddette ludico-motorie, come le bocce. Il problema è che molte di queste attività fanno capo a società o enti federali, le quali, per motivi assicurativi o di tesseramento (spesso gli iscritti vanno incasellati nella categoria agonisti o non agonisti) di fatto viene ancora richiesto. A livello parlamentare si sta cercando di sanare questa situazione, introducendo la figura del tesserato ludico-motorio. Ma al momento è tutto fermo.
L’obbligo di elettrocardiogramma ha davvero dei risvolti in termini di miglioramento della salute?
La letteratura scientifica ci dà delle conferme positive in ambito agonistico: si riescono, per esempio, a prevenire le morti improvvise da sport.
Proprio per questo il dottor Roberto Mancini consiglia ai genitori di un bambino che fa attività non agonistica di far fare al proprio figlio, oltre all’elettrocardiogramma a riposo obbligatorio per legge, anche quello sotto sforzo.
Consiglia anche di superare l’abitudine ad utilizzare lo stesso elettrocardiogramma (magari vecchio di anni o decenni!) per il rinnovo del Libretto Sanitario dello Sportivo (cfr. supra). Purtroppo la legge lo consente, ma il cuore è un organo e cambia nel tempo!!!